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Ocse: crescita stabile in Eurozona, ma Italia rallenta

OcseLieve calo superindice marzo, in Italia la maggior flessione.

Prospettive di crescita economica stabili in media nei Paesi avanzati a marzo, secondo l’Ocse in base agli ultimi risultati del superindice previsionale. Sull’Italia invece si conferma una tendenza alla moderazione, evidenziata dal calo del Composite leading indicators (Clis), un meno 0,10 per cento dal mese precedente che rappresenta la
contrazione più marcata tra i Paesi elencati, mentre su base annua la variazione è rimasta positiva e pari al più 0,10 per cento.

Per l’insieme dell’area Ocse il superindice ha segnato un meno 0,06 per cento su mese e un meno 0,79 per cento su base annua. In base a questi valori l’Ocse giudica “stabile” la dinamica di crescita, laddove sulla Penisola parla di “moderazione” (easing).

Sull’area euro meno 0,06 per cento su mese e invariato su annuo, per la Germania, sempre a marzo, meno 0,06 per cento su mese e meno 0,40 per cento su anno. Sulla Francia meno 0,03 per cento su mese e più 0,77 per cento su anno.Gli Stati Uniti hanno registrato il secondo maggior calo mensile, pari al meno 0,08 per cento e anche il secondo peggiore su base annua, meno 1,63 per cento. La contrazione annua più netta è quella della Gran Bretagna, meno 1,70 per cento con un meno 0,07 per cento su mese. Sul Giappone il superindice ha registrato un meno 0,03 per cento su mese e un meno 0,66 per cento su anno.

Tutte positive, infine, le variazioni mensili delle maggiori economie emergenti, che vengono monitorate anche se non fanno parte dell’Ocse.

Sulla Cina il “Clis” ha segnato più 0,02 per cento su mese e meno 1,05 per cento su anno, sull’India rispettivamente più 0,10 per cento e più 1,11 per cento, sul Brasile più 0,36 per cento e più 0,74 per cento e, infine, sulla Russia più 0,22 per cento e meno 1,22 per cento.