Bisogna andare indietro negli anni per risalire all’origine di una vicenda che si è conclusa, in via bonaria, solo una ventina di giorni fa. L’aspetto “tragicomico” è che riguarda la morosità niente meno che dell’ex Ufficio del Catasto, che oggi fa parte dell’Agenzia delle Entrate!
In base ad un accordo del 1975 tra Comune di Cuneo e Amministrazione Finanziaria dello Stato l’Ufficio Tecnico Erariale occupò l’Ex Federazione Fascista, un fabbricato sito in largo Barale al civico 11. Venne stabilito un canone d’affitto, valido fino al 1985.
Da lì in avanti non ci fu più alcun accordo tra le parti e di fatto, da parte dell’Ufficio Tecnico Erariale, cu fu un periodo di occupazione senza titolo fino al 31 marzo del 2003, quando gli uffici vennero trasferiti presso il Palazzo degli Uffici Finanziari.
Per tale periodo di occupazione senza titolo – 1.11.1997/31.3.2003 – l’indennità di occupazione è stata corrisposta solo parzialmente, nonostante i pareri favorevoli degli uffici statali competenti a stabilire la congruità del canone, e, di conseguenza, è risultata una morosità a carico dello Stato di € 246.305,78;
Molti i solleciti da parte del Comune, terminati il 2 gennaio 2014, quando, in seguito all’ultimo sollecito del 10 settembre 2013, l’Agenzia delle Entrate, ora competente, ha manifestato la disponibilità a comporre la controversia dietro un versamento forfettario di € 225.000,00.
L’amministrazione comunale, visti i tempi, ha accettato di sottoscrivere l’accordo. Dalla firma, l’Agenzia delle Entrate avrà 60 giorni di tempo per saldare il suo debito.
E’ significativo quanto si legge nel testo della Delibera: “in considerazione del tempo ormai trascorso e della difficoltà nel reperire gli interlocutori presso l’Agenzia delle Entrate…”. Insomma, nemmeno se sei l’amministrazione di un capoluogo di provincia hai una corsia preferenziale, quando si tratta di chiedere soldi…all’Agenzia delle Entrate!